| CITAZIONE (.kappa @ 28/2/2011, 22:31) Come avete detto in molti, qualsiasi cosa se fatta eccessivamente può essere considerata una droga. I videogames riescono a catturare molto l'interesse e l'attenzione dei ragazzi e se chi gioca non è predisposto a giocare o ha un'età non adatta per autocontrollarsi, è giusto che i genitori li seguano e prendano provvedimenti. I videogiochi non hanno nessuna colpa, la vera colpa è dell' uomo. Se chi ci gioca ne fa un cattivo uso e quindi ne è dipendente, non hanno nessuna colpa i videogames, è l'uomo che sbaglia! Bisogna solo avere autocontrollo, capire che si tratta di videogiochi, cose irreali e che la vita reale è quella che conta davvero. Ogni tanto si può avere un momento di dipendenza(anche per pochi secondi), ma basta ragionare un po' e farsi una sorta di esame di coscienza e capire che i videogiochi sono solo un hobby, un passatempo e non c'è motivo di arrabbiarsi troppo o smettere di uscire per giocare ai videogames. Sono d'accordissimo con il tuo parere. Però, tu hai detto "I videogames riescono a catturare molto l'interesse e l'attenzione dei ragazzi e se chi gioca non è predisposto a giocare o ha un'età non adatta per autocontrollarsi, è giusto che i genitori li seguano e prendano provvedimenti.", no? Il problema sta che molti genitori non puniscono i figli, perché li ritengono felici o addirittura se ne fregano totalmente. In tal caso, dovrebbe essere la persona stessa a rendersene conto o da solo o tramite qualcuno. Il dubbio che mi sorge però è: se anche i genitori se ne fregano, chi può essere quella persona che può diminuire o cancellare la sorta di dipendenza che ha un ragazzo verso un videogioco? |
|