Il Toro blocca la fuga Inter, solo un passo avanti

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  1. ¢arrera
     
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    Il primo tentativo di fuga verso lo scudetto si risolve con un breve allungo. L'Inter sale a +7 sulla Juve facendosi bloccare in casa dal Torino (1-1). I gol nel secondo tempo: apre Bianchi, chiude Burdisso. Finale incandescente con due pali centrato da Crespo e Ibrahimovic. Per Mourinho è il terzo pareggio casalingo in campionato dopo quelli con Genoa e Cagliari. Novellino festeggia un risultato di prestigio tenendo il passo di Chievo e Reggina.

    BEL TORO - Se manca Muntari e gioca Maxwell, il segnale per Mancini, Quaresma (e magari pure Figo e Jimenez) è piuttosto indicativo. Mourinho conferma di aver scelto i suoi interpreti e pazienza se in panchina s'immalinconiscono "rinforzi" da quasi 40 milioni di euro spesi in estate. Discorsi secondari per una squadra prima con margine sempre più rassicurante. E poi basta spostarsi di qualche metro e guardare la faccia di Walter Novellino per dare il giusto peso a questi aspetti. L'allenatore chiamato a salvare il Toro piazza Zanetti e non Barone in mezzo, dispiegando il 4-4-2 con Rosina e Bianchi delegati a colpire.

    AI LATI - La formula è giusta, anche se i problemi dell'attacco granata restano gravi. Diana e Abate affondano più volte ottenendo in cambio il blocco delle avanzate di Maicon e Santon (ancora applausi dal pubblico di San Siro); in mezzo Dzemaili e Zanetti tengono botta, e così all'Inter non resta che puntare sulle soluzioni individuali. L'unica degna di nota, neutralizzata da Sereni, è quella di Cruz, che gira di testa un angolo battuto da destra al 35'.

    BIANCHI GOL - Prima dell'intervallo entrambi i tecnici sono costretti a cambiare assetto: "Monzon" perde Rivalta, lo "Speciale" Stankovic. A Figo il portoghese aggiunge pure Quaresma (al posto di Maxwell) nel tentativo di allargare il gioco anche a sinistra. L'ex Porto non è fortunato: appena entrato si ritrova coinvolto in un tentativo di rimonta inaspettato. Sì, perché il Toro trova il gol del vantaggio con Abate (cross preciso) e Bianchi (zuccata vincente), un po' troppo libero rispetto agli standard difensivi di Cordoba.

    BOTTA E RISPOSTA - Qui comincia un'altra partita, che in un certo senso compensa la noia del primo tempo. In sei minuti arrivano in sequenza la parata di Sereni su Cordoba, il rigore chiesto e non concesso all'Inter per "mani" di Abate e infine il pareggio di Burdisso, prezioso anche se "agevolato" dal pasticcio combinato da Sereni e Ogbonna.

    L'ASSALTO - Dal flipper di inizio ripresa fuoriesce una manovra più coraggiosa dei nerazzurri, legata comunque all'atteggiamento più prudente di Novellino. In realtà Diana ha sul piede la palla buona, sprecandola. Così, dopo una cannonata di Maicon fuori bersaglio, si arriva agli ultimi chilometri con il prevedibile assalto dell'Inter. E' durissima per Sereni, bersagliato da Maicon, Ibrahimovic (100 partite con l'Inter) e Crespo. Agli ultimi due appartengono i tentativi respinti dal palo. Su Quaresma, che sciupa una facile occasione da gol nel recupero, piovono i fischi della Nord. Che già pensa al derby del 15 febbraio, visto che il Milan può portarsi a -6 scavalcando la Juve.
     
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    bene... il milan è a -3... e bisogna vedere se a lecce riusciremo a vincere... oggi ci è pure andata bene perché cruz doveva essere espulso ed è stato graziato... fra un pò c'è pure la champions che preferirei non giocare per risparmiarmi una figuraccia...
     
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1 replies since 1/2/2009, 19:10   33 views
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